lunedì 30 luglio 2012
lunedì 23 luglio 2012
LA CHIAVE DI LETTURA DELLA CRISI IN ATTO.
La chiave di lettura di tutto.
Al mondo solo 2 entità possono creare denaro.
1) Lo Stato
2) Le banche
Il dogma del rigore dei conti = rubinetti chiusi dello Stato.
Pareggio di bilancio = lo Stato ci tassa tanto quanto spende x noi, ci lascia zero denaro.
Lo Stato eliminato dalla scena.
Rimangono solo le banche.
Tutti noi abbiamo bisogno di denaro per vivere, produrre. Impossibile far senza.
Adesso dipendiamo tutti dalle banche, l’unica fonte di denaro rimasto.
Banche = governo
Hanno vinto.
Se non capite adesso cosa fanno la UE + Monti e per conto di chi, buttatevi nel pozzo.
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=413
giovedì 19 luglio 2012
E' MACELLERIA SOCIALE: APPROVATO IL FISCAL COMPACT. "Oggi, nel silenzio generale, e' cambiato l'articolo 1 della nostra Costituzione ma nessuno lo dice: la sovranita' non appartiene piu' al popolo, ma alla burocrazia europea, che per giunta la esercita nelle forme e nei limiti che essa stessa decide"
di Paolo Becchi
Poche ore fa, l’Assemblea ha approvato la ratifica del cosiddetto fiscal compact, ossia il trattato che introduce i meccanismi di stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria, e che mira – così si dice – «a salvaguardare la stabilità di tutta la zona Euro».
mercoledì 18 luglio 2012
Fiscal Compact per succhiare il sangue dei popoli europei
Stralcio degli interventi dei senatori Federico Bricolo (Lega Nord) e Elio Lannutti (Italia dei Valori) in sede di dichiarazione di voto finale sul disegno di legge n. 3239 “Ratifica ed esecuzione del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria”, cosiddetto “Fiscal Compact”, seduta n. 764 del 12 Luglio 2012.
“Gli strumenti che oggi volete ratificare, lo sappiamo tutti, sono solo delle mere pezze alla barca dell’euro che fa acqua da tutte le parti. Non risolveranno i problemi dell’Europa, ma ci costeranno moltissimo, e non solo in termini finanziari.
Il fiscal compact ci impone il pareggio di bilancio e un piano di rientro del debito che, così come impostato dal Governo Monti, è evidentemente insostenibile. Siamo sempre stati i primi a denunciare gli sprechi dello Stato e la spesa pubblica inefficiente, ma ci stiamo rendendo conto di che cosa significherà il fiscal compact? Non si tratta solo di qualità della spesa: è un meccanismo rigido che prevede sanzioni automatiche in caso di sfondamento.
Mentre oggi ancora si discute di quale sia la ricetta per uscire dalla crisi, ci precludiamo per il futuro
Il fiscal compact ci impone il pareggio di bilancio e un piano di rientro del debito che, così come impostato dal Governo Monti, è evidentemente insostenibile. Siamo sempre stati i primi a denunciare gli sprechi dello Stato e la spesa pubblica inefficiente, ma ci stiamo rendendo conto di che cosa significherà il fiscal compact? Non si tratta solo di qualità della spesa: è un meccanismo rigido che prevede sanzioni automatiche in caso di sfondamento.
Mentre oggi ancora si discute di quale sia la ricetta per uscire dalla crisi, ci precludiamo per il futuro
martedì 17 luglio 2012
TU COSA SCEGLIERESTI?
Olivier Blanchard, capoeconomista del Fondo Monetario Internazionale, ha dichiarato che Spagna e Italia "devono avere aiuto": non è una questione di se, ma di quando. Il motivo è semplice: i capitali esteri stanno defluendo dai nostri titoli di stato. All'inizio dell'euro rappresentavano circa il 30% del nostro portafoglio, nel 2006 erano saliti al 50% e ora secondo il Tesoro sarebbero al 37%. Ma secondo gli specialisti, le grosse banche cui diamo licenza per trattare in via esclusiva le nostre emissioni, in questa fase i sottoscrittori esteri non supererebbero il 10%. In questa situazione diventa problematico trovare i 50 miliardi necessari, da qui alla fine dell'anno, per rimpiazzare gli investimenti che, su un totale di 210 miliardi di rifinanziamenti, gli stranieri non offrono più. E se gettiamo lo sguardo oltre la siepe del 2012, su 630 miliardi da rifinanziare, la fuga di capitali esteri da tamponare ammonterebbe a ben 100 miliardi.
Ora, come pensate di trovare questi 150 miliardi? Dopo l'insediamento di Monti, le tanto famigerate manovre lacrime e sangue si consumavano in un bacino circoscritto da 20-30 miliardi al massimo. E guardate quali conseguenze hanno generato. Dunque non restano che tre ipotesi sul campo.
- sottoporsi ad una serie di tagli draconiani alla spesa pubblica, al welfare e al diritto del lavoro tali che dopo la loro realizzazione ci si riferirà alle misure di drastica severità non più richiamando l'immagine di Dracone, rigido legislatore ateniese, ma le leggendarie cesoie di "Mario mani di forbice", autore dei famigerati "tagli montiani". E anche così, come sappiamo dalla Grecia, potremmo non sfuggire alla necessità di svendere un paese ormai esanime al Fondo Monetario Internazionale.
- accettare fin da subito gli aiuti di Olivier Blanchard e di Christine Lagarde, tenendo ben presente che quando il Fondo Monetario Internazionale si muove, lo fa per spartirsi un bottino di guerra. Vedere nel merito l'elenco delle cosiddette "privatizzazioni" (o espropri che dir si voglia) richieste proprio dal FMI ad Atene nel famoso memorandum.
- uscire immediatamente (ora) dall'euro; battere moneta sovrana; accettare una svalutazione che secondo molti economisti di chiara fama non sarebbe superiore al 20 - 25%, con un riflesso sull'inflazione storicamente sperimentato di uno 0,6%; ossigenare il mercato del lavoro rilanciando infrastrutture con il supporto di una politica monetaria finalmente autonoma; ritornare competitivi e riprendere l'esportazione a ritmi vertiginosi.
sabato 14 luglio 2012
In Spagna torna la peseta e fa la fortuna di un villaggio galiziano. Perche' in Italia non è più possibile cambiare le vecchie lire? Perchè non si ripristina il cambio a tempo indeterminato per dare la possibilità di rispolverare i "piccoli tesoretti " in lire esistenti nelle famiglie? In tempi di crisi servono idee giuste, per stimolare i consumi.
Nei cassetti degli spagnoli restano ancora più di 284
miliardi di vecchie pesetas,
per un controvalore di 1,7 miliardi di euro.
Lo sanno bene nel piccolo comune di Salvaterra de Miño, un villaggio della Galizia al confine con il Portogallo.
Dal mese d’ottobre la locale Camera di Commercio ha deciso di far accettare la vecchia moneta nei negozi.
“Il programma di riutilizzo della peseta è stato esteso da uno a tre mesi e vogliamo prolungarlo per altri 30 giorni- spiega Alejandra Rivas, membro della camera di Commercio di Salvaterra – Fino a quando le persone provenienti da altre località verranno a comprare con la vecchia moneta, il programma continuerà”.
La peseta si gode qualche altro mese di vita e – in un anno nero per l’euro – fa la fortuna degli esercenti di questo villaggio di 9mila abitanti.
“La gente è entusiasta del programma, perché può usare nuovamente le Pesetas – diece un esercente -Sembra di poter comprare le cose gratis”.
Nessuna marcia indietro sull’euro, l’idea è nata perché la Banca di Spagna è l’unico istituto europeo ad eseguire il cambio di pesetas a tempo indeterminato.
More about: Crisi economica, Euro, SpagnaMIUR: nuovo bando Smart Cities and Communities, oltre 655 milioni di euro per tutte le regioni
Città intelligenti non solo nel Mezzogiorno. Conclusa la selezione dei progetti agevolabili nell’ambito delbando Smart Cities and Communities and Social Innovation - PON R&Cdedicato alle Regioni del Sud, il MIUR ha pubblicato l'avviso rivolto a tutto il territorio nazionale, al fine di promuovere soluzioni innovative per i problemi in ambiti urbani e metropolitani. Le risorse messe a disposizione ammontano a 655,5 milioni di euro a valere sul FAR (Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca), di cui 170 milioni da erogare come contributo nella spesa e 485,5 milioni come credito agevolato.
La scadenza per la presentazione delle Idee progettuali è fissata al 9 novembre 2012.
Dunque, imprese, centri di ricerca, consorzi e società consortili, organismi di ricerca - con sedi operative in tutta la Penisola - dovranno proporre interventi e sviluppare modelli (Idee progettuali) per risolvere problematiche negli ambiti:
- Sicurezza del Territorio,
- Invecchiamento della Società,
- Tecnologie Welfare ed Inclusione,
- Domotica,
- Giustizia,
- Scuola,
- Waste Management,
- Tecnologie del Mare,
- Salute,
- Trasporti e Mobilità Terrestre,
- Logistica Last-Mile,
- Smart Grids,
- Architettura Sostenibile e Materiali,
- Cultural Heritage,
- Gestione Risorse Idriche,
- Cloud Computing Technologies per Smart Government.
Ogni singola Idea Progettuale può essere presentata da un numero massimo di otto proponenti, e il relativo costo complessivo non può essere inferiore a 12 milioni di euro né superiore a 22 milioni di euro.
Anche per il bando a livello nazionale, come in quello promosso dal PON R&C, una parte della dotazione finanziaria - pari a 25 milioni di euro nell'ambito della quota di 170 milioni di euro di contributo nella spesa -, è destinata ai giovani di età non superiore ai 30 anni che vogliano presentare Progetti di Innovazione Sociale. La scadenza per la presentazione di tali progetti è fissata al 7 dicembre 2012.
Prevista per oggi, in anteprima nazionale, a Firenze, la presetazione dello strumento da parte del ministro Francesco Profumo.
MIUR: nuovo bando Smart Cities and Communities, oltre 655 milioni di euro per tutte le regioni
Ciclismo, il Comune di Campobasso nega l'autorizzazione alla disputa di una corsa nazionale. Ennesima occasione persa per Campobasso!
Grande delusione nel mondo del ciclismo regionale per l'annullamento della gara per esordienti (ragazzi di 13 e 14 anni) prevista per il 22 luglio a Campobasso, a seguito del mancato rilascio dell'ordinanza sindacale da parte del primo cittadino causa il parere negativo del Comando di Polizia municipale che ha addotto motivi di sicurezza stradale.
"A tal proposito - scrivono i presidenti dei comitati regionali e provinciali molisani Belpulsi, Di Girolamo e Tamburri - occorre fare una serie di precisazioni:
la gara fortemente voluta dalla Federazione Ciclistica Italiana rientra in un circuito nazionale che avrebbe garantito la presenza di atleti di 9 regioni del centro e sud d'Italia;
la gara è stata assegnata alla società ciclistica di Campobasso Cicli Di Niro che dopo aver
"A tal proposito - scrivono i presidenti dei comitati regionali e provinciali molisani Belpulsi, Di Girolamo e Tamburri - occorre fare una serie di precisazioni:
la gara fortemente voluta dalla Federazione Ciclistica Italiana rientra in un circuito nazionale che avrebbe garantito la presenza di atleti di 9 regioni del centro e sud d'Italia;
la gara è stata assegnata alla società ciclistica di Campobasso Cicli Di Niro che dopo aver
mercoledì 11 luglio 2012
RIDIAMO VALORE AI SALARI. RIDIAMO UN FUTURO AI GIOVANI. RIDIAMO ONESTA' ALLA POLITICA. RIDIAMO VALORE ALLA CULTURA. SI, RIDIAMO! Antonio De Curtis in arte TOTO.
Ridiamo valore ai salari.Ridiamo un futuro ai giovani.Ridiamo onestà alla politica.Ridiamo valore alla cultura.
SI, RIDIAMO!
Antonio De Curtis
Tratto da: Ridiamo valore ai salari | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/07/10/ridiamo-valore-ai-salari/#ixzz20LoRI5ro
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
giovedì 5 luglio 2012
MURALES: DEGRADO CITTADINO E MANCANZA DI SENSO CIVICO.
Continua
l'opera di degrado cittadino a Campobasso da parte di ignoti
personaggi i così detti writers, ai quali non sono bastati gli
spazi messi a disposizione di recente dall'amministrazione comunale
per i loro disegni “a spese della comunità”. Forse troppo in
periferia per essere visti da tutti per cui, gli “artisti dei
murales” hanno ritenuto per una maggiore visibilità imbrattare di
scritte i muri di zone più centrali a partire dal Corso cittadino e
per ultimo in ordine di tempo Piazza della Vittoria, in cui oltre ai
soliti scarabocchi, hanno disegnato, in tutta tranquillità, una
scritta gigantesca con tanto di effetto di fondo.
A
parte l'assenza totale in questi casi di senso civico, dare sfogo
alla propria creatività sui muri altrui, forse non tutti sanno che
costituisce reato penale.
Che
il rischio può essere modesto se si decorano i muri lungo
i binari ferroviari o le vecchie strutture di periferia, viceversa,
la possibilità di finire nei guai diventa concreta nei centri
cittadini dove i proprietari degli edifici sono poco propensi ad
apprezzare forme alternative di “arte” o - più spesso - messaggi
e scritte di varia natura.
E'
bene sapere che in
alcuni casi, gli imbrattamuri sono stati ritenuti responsabili del
reato di danneggiamento (art. 635 Codice Penale). Oltre ad affrontare
il processo penale, chi dovesse essere “beccato” dovrebbe anche
risarcire il danno e quindi pagare le spese per la ripulitura e
ritinteggiatura delle facciate, spese tutt’altro che modeste.
Il
più delle volte purtroppo, il disagio ed i costi non indifferenti
restano a carico dei proprietari degli immobili, e delle attività
commerciali. Costi che in questi tempi di crisi fanno ancora più
rabbia.
Il
degrado di Campobasso è sotto gli occhi di tutti e le istituzioni
continuano a non prendere nessuna iniziativa al riguardo per scoraggiare tali iniziative.
lunedì 2 luglio 2012
Germania: parte la difesa dei valori costituzionali contro l’ESM. Noi con loro.
Posted on 2 luglio 2012 by Crisi e Soluzion
di Lidia Undiemi
La Merkel ottiene l’autorizzazione alla ratifica dei trattati Esm e Fiscal Compact, ma i tedeschi non ci stanno e si rivolgono alla Corte Costituzionale.
Si preannuncia una storica battaglia per la difesa della Costituzione che inevitabilmente attraverserà i confini nazionali poiché l’eventuale parere negativo della Corte tedesca annullerebbe l’entrata in vigore dell’organizzazione Esm anche nelle altre 16 nazioni, compresa l’Italia.
Migliaia di cittadini, ma anche parlamentari ed ex rappresentanti di alte cariche istituzionali si stanno opponendo a questa Europa fondata sulla finanza, sulla riduzione dei diritti e sulla concentrazione del potere in mano a poche persone.
Non esiste la Germania “cattiva” e nemmeno l’Italia “buona”. Esistono centri di interesse basati sul raggiungimento di determinati obiettivi che non possono essere spiegati mediante una superficiale selezione territoriale. La difesa della propria Costituzione e dei diritti dei cittadini è interesse comune
Si preannuncia una storica battaglia per la difesa della Costituzione che inevitabilmente attraverserà i confini nazionali poiché l’eventuale parere negativo della Corte tedesca annullerebbe l’entrata in vigore dell’organizzazione Esm anche nelle altre 16 nazioni, compresa l’Italia.
Migliaia di cittadini, ma anche parlamentari ed ex rappresentanti di alte cariche istituzionali si stanno opponendo a questa Europa fondata sulla finanza, sulla riduzione dei diritti e sulla concentrazione del potere in mano a poche persone.
Non esiste la Germania “cattiva” e nemmeno l’Italia “buona”. Esistono centri di interesse basati sul raggiungimento di determinati obiettivi che non possono essere spiegati mediante una superficiale selezione territoriale. La difesa della propria Costituzione e dei diritti dei cittadini è interesse comune
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