L'Economia della Felicità
L'Economia della Felicità descriva Un Mondo Che SI Muove simultaneamente in causa Direzioni opposte.
Da ONU Lato, Una diabolica Alleanza di Governi e Grandi Imprese continua a promuovere la Globalizzazione e il Consolidamento del Potere corporativo. Allo Stesso tempo, la Gente di Tutto Il Mondo SI sta opponendo una QUESTE Politiche, chiedendo Una Nuova regolamentazione del Commercio e della Finanza, e, Lontano Dalle Vecchie Istituzioni del Potere, Stanno cominciando a forgiare ONU Futuro Molto Diverso.Comunita SI Stanno Unendo per Ricostruire una Misura d'Uomo economie ecologiche basate su delle Nazioni Unite Nuovo Paradigma - un'economia di
Localizzazione.
Ascoltiamo ONU Coro di Voci provenienti da sei Continenti, TRA cui Vandana Shiva, Bill McKibben, David Korten, Samdhong Rinpoche, Helena Norberg-Hodge, Michael Shuman, Zac Goldsmith e keibo Oiwa.CI DICONO Che il Cambiamento Climatico e il Picco del Petrolio ci Danno ben poca Scelta: ABBIAMO Bisogno di localizzare, ovvero di portare a casa l'economia. La Buona Notizia E il Che, Nel Momento in cui ci muoveremo in this Direzione, inizieremo Non Solo un guarire la terra, ma also a ripristinare Il Nostro Senso di benessere. L'Economia della Felicità CI Sfida a ripristinare la Nostra fede nell'umanità, CI Sfida un Credere Che SIA possibile Costruire Un Mondo Migliore.
"Ogni governo ha sostenuto le grandi banche, i grandi business e le corporation internazionali a scapito delle economie nazionali, regionali e locali. Questo principio è il cuore di quello che io penso sia sbagliato. Le grandi corporation e le grandi banche straniere non possono rispondere ai bisogni delle persone del Paese e del territorio. Abbiamo bisogno di cambiare direzione per agire a favore sia delle imprese che delle banche entro i confini della nostre politiche, entro quelle strutture visibili, dove facciamo business responsabile e che quindi possono essere regolate. Abbiamo bisogno che la società operi dal basso!" Helena Norberg-Hodge
Dal mio punto di vista, e dal punto di vista del mio Istituto
ISEC, è cruciale diffondere quella che io chiamo alfabetizzazione economica. Questa è la chiave per comprendere che
ogni governo ha sostenuto le grandi banche, i grandi business e le corporation internazionali a scapito delle economie nazionali, regionali e locali. Quasi dall’inizio dell’economia moderna percorriamo questa strada basata sul principio dei vantaggi competitivi ossia: “
non è nel tuo interesse produrre per i bisogni del tuo paese o della tua regione, invece è nel tuo interesse specializzarti per le esportazioni”. Questo principio è il cuore di quello che io penso sia sbagliato. Credo che ci sia stata buona fede, ma cieca, una cieca buona fede.
Le grandi corporation e le grandi banche straniere non possono rispondere ai bisogni delle persone del Paese e del territorio.
Abbiamo bisogno di cambiare direzione per agire a favore sia delle imprese che delle banche entro i confini della nostre politiche, entro quelle strutture visibili, dove facciamo business responsabile e che quindi possono essere regolate. Questa è una distinzione molto importante perché possiamo andare sia oltre il socialismo e il comunismo, sia oltre il capitalismo delle corporation. C’è un sentiero dove la creatività, la creazione di profitto, gli interessi, possono funzionare in modo giusto e creativo purché queste strutture siano più a misura d’uomo, responsabili e visibili.
Abbiamo bisogno che la società operi dal basso, secondo quello che noi chiamiamo il principio di sussistenza per cui ogni Regione dovrebbe produrre la maggior parte del grano, del latte, del formaggio, delle verdure. I principali alimenti base del fabbisogno quotidiano devono essere localizzati e decentralizzati. Per facilitare la localizzazione del business responsabile e visibile, è molto importante anche studiare il
movimento per il cibo locale che è cresciuto rapidamente, in particolare in America, Inghilterra, Australia. In molti casi i contadini hanno passato la loro vita a produrre un solo prodotto per mercati lontani vendendo a supermercati. C’era intensa pressione per produrre solo una o due cose ma per avere
dimensioni standard, forme standard, prodotti standardche si adattino alle macchine per il raccolto, per il trasporto, per l’imballaggio, che si adattino agli scaffali dei supermercati. E ogni volta l’ingegneria genetica con i semi ibridi assicurano che